Non è possibile descrivere in così poche righe il significato della figura e del carattere di ‘Abdu’l-Bahá nel panorama della storia religiosa. Gli scritti bahá'í affermano che «nella persona di ‘Abdu’l-Bahá le caratteristiche incompatibili della natura umana e del sapere e della perfezione sovrumana si siano fuse e armonizzate in modo perfetto».
Nel 1892, a seguito del trapasso di Bahá’u’lláh, le qualità intellettuali e spirituali di ‘Abdu’l-Bahá, la sua conoscenza e il suo costante servizio all’umanità visibili sia nel suo luogo di esilio, in Palestina, che nel resto del mondo, offrirono una chiara dimostrazione di come potessero essere messi in pratica gli insegnamenti di Bahá’u’lláh. I suoi comportamenti e le sue azioni diedero una guida chiara alla comunità bahá’í che si andava rapidamente espandendo in tutto il mondo.
‘Abdu’l-Bahá dedicò tutta la vita alla diffusione della Fede di suo padre e alla promozione degli ideali della pace e dell’unità. Incoraggiò la fondazione di istituzioni locali bahá’í e guidò nascenti iniziative educative, sociali ed economiche. Gli scritti e i discorsi pronunciati da ‘Abdu’l-Bahá e gli atti che compì nella realizzazione degli ideali bahá’í per un mondo più unito, furono d’ispirazione per le tante persone che lo incontrarono. Tutt’oggi, molteplici comunità e persone traggono ispirazione dal suo esempio nel lavorare per la pace tra le Nazioni, nel superamento dei pregiudizi, nella costruzione di relazioni che riflettano il principio dell’unità del genere umano, nell’impegno sociale e nel contributo ai discorsi prevalenti nella società. Questo esempio è vissuto da bahá’í e non, sia come incoraggiamento e ispirazione, sia come monito al tanto lavoro che ancora c’è da fare per realizzare la visione di un mondo materialmente e spiritualmente prospero al quale ‘Abdu’l-Bahá invitava ogni suo interlocutore a contribuire.
Sia nei luoghi dove fu esiliato, sia nei viaggi che realizzò alla fine del suo incarceramento, ‘Abdu’l-Bahá si occupò dei bisogni materiali e spirituali delle persone che lo circondavano. Negli anni della prima guerra mondiale organizzò personalmente vaste operazioni agricole e scongiurò una carestia per i poveri di tutte le religioni nelle città di Haifa e Akká. Nell’aprile del 1920, l’Impero britannico riconobbe il suo servizio alla popolazione della Palestina nominandolo baronetto.