Viaggi in Occidente

Nel 1910, alla fine di quasi 60 anni di esilio e prigionia, ‘Abdu’l-Bahá si preparò a compiere una delle azioni più significative della sua vita: una serie di viaggi che nel corso di tre anni lo portarono dalla Palestina al delta del Nilo, dalla costa del Pacifico del Nord America al continente europeo. Quel gesto fu di particolare importanza non solo per la storia dello sviluppo della Fede bahá’í, ma anche per i futuri primi credenti occidentali che grazie ai viaggi di ‘Abdu’l-Bahá vennero a contatto con il messaggio di Bahá’u’lláh.

‘Abdu’l-Bahá a bordo della nave S.S. Celtic al momento della partenza da New York a Liverpool, 5 dicembre 1912

Secondo gli standard dell’epoca, ‘Abdu’l-Bahá, ormai prossimo ai settant’anni, non sarebbe riuscito a portare a termine questa impresa. Privo di un’istruzione scolastica formale, prigioniero ed esule ormai da diversi decenni, e con una salute cagionevole, ignaro dei costumi e delle lingue occidentali, egli espose in una molteplicità di spazi sociali, e in modo chiaro e semplice, gli insegnamenti bahá’í conversando con migliaia di individui senza distinzioni di etnia, cultura, genere, religione o provenienza sociale.